Sono già passati 3 anni, da quando Pino Daniele se n’è andato.
Una corsa contro il tempo, persa per la stupida mancanza di un elicottero nell’area della Maremma, ma anche perché si è sottovalutata la parte più delicata della questione: una vita appesa al filo, da decenni.
Una volta fu Lucio Dalla a salvargli la vita, alle Tremiti.
Era il 1982, e fu la tempestività di Lucio, spesso scambiata per ipocondria, a far sì che Pino Daniele potesse dare ancora molto alla nostra Cultura e alla Musica Italiana, Napoletana, mondiale…
Perché si parla di un artista di portata mondiale, le cui collaborazioni non si riescono quasi a contare: da James Senese, amico per sempre, a Pat Metheny. Solo per citarne un paio.
Emblematica l’ultima fotografia postata su Instagram: “Back home”, scattata mentre era in autostrada, dalle parti di Bard, tornando dal Capodanno Rai ad Aosta, da quell’edizione 2015 de “l’Anno che verrà”, format tra l’altro ideato da Lucio Dalla.
Aosta e Montreux.
Le Alpi custodiscono la porta del Cielo?

Enzo Bollani nasce a Milano in una sera di maggio del 1981, quindi può definirsi un Youngtimer. Progettista, Musicista e organizzatore, ha esordito nel 1997 nel mondo della Televisione e della Discografia, lavorando principalmente in Rai e con artisti del calibro di Adriano Celentano, Lucio Dalla e David Bowie.Avrebbe voluto essere Architetto a tutti gli effetti, ma al momento disegna biciclette.Opera principalmente a Milano, ma è costantemente in movimento. Ha inventato questo simpatico sito, oltretutto. Se lo stai leggendo, spero ti piaccia.