Palermo sta vivendo una fase di rilancio considerevole, per il 2018, in qualità di Capitale Europea della Cultura.
In questo quadro generale, Enzo Bollani ha deciso di aprire al pubblico un nuovo spazio, nel cuore pulsante dell’Arte Contemporanea di Milano: via Tadino.
Il nuovo spazio, che raccoglie le esperienze della galleria No Code di Bologna e del Musée du Croco di Milano, si chiama 0039 Italia e inizia il suo percorso da Palermo, con un artista simbolo del secondo Novecento, figlio d’Arte e testimone di una della fasi più floride di tutta la Storia dell’Arte Contemporanea: Maurilio Catalano.
Maurilio Catalano, figlio di Eustachio Catalano, dà vita a una trasformazione dell’immaginario collettivo, sul tema del Mare, del Viaggio e dell’Esplorazione, fino a toccare temi legati all’immigrazione, come quella degli italiani verso la nazione scoperta da un italiano: l’America.
Tra polipi giganti e navi messe in fila per rotte lontane, ruote di bicicletta a simboleggiare l’Italia di Coppi e Bartali, l’eterna sfida e l’eterna lotta tra l’oggi e il domani, in un viaggio senza fine.
E’ così che Maurilio Catalano sbarca a Milano, dopo gli innumerevoli consensi raccolti in ogni parte del Mondo in oltre Cinquant’anni di carriera, di amicizia con artisti come Renato Guttuso, Giacomo Manzù e il figlio Pio Manzù, autori come Leonardo Sciascia, raccontati peraltro in una serie di libri realizzati negli ultimi decenni.
La mostra, per meglio raccontarsi, ha trovato attraverso la figlia Chiara un nome estremamente adatto, capace di gettare un ponte anche con le esperienze di Bollani, il curatore: “Com’è profondo il Mare”.
Citare Lucio Dalla è inevitabile, perchè è il perfetto elemento di congiunzione tra pittura e comunicazione, tra viaggio e sogno.
E’ da qui che parte una nuova avventura, attraverso Undici opere esposte, tra cui una luminaria site specific, capace di trasportare lo spettatore nella Palermo dei dogmi religiosi, del mistero e del folclore. Un’opera unica, chiamata appositamente Palermo Milano, perchè Milano è in fondo una città di mare, un porto senza navi, ma fatto di persone e di continui scambi.
La mostra è aperta al pubblico gratuitamente, su appuntamento.
Infoline: +39 331 43 77 033
0039 Italia | Ufficio Stampa