Liberiamoci del 25 aprile.

Sandro Pertini ai Mondiali di Spagna ’82

Liberiamoci del 25 aprile.

Perché dovremmo?
Perché si.
Non penso abbiamo imparato qualcosa, in tutti questi decenni.
Mi pare chiaro, lapalissiano, che l’Italia sia un’entità senza unità, terra di saccheggio da secoli ma, soprattutto, da quel 25 aprile del ’45.

Per quasi Cinquant’anni, preda della DC, che poi, in una fase di presa di coscienza popolare, figlia di un consolidamento economico e di una crescita culturale, ha spostato il proprio assetto e il proprio sviluppo sul PSI.
Amor proprio, visto che eravamo tra le maggiori potenze mondiali.
Ma non andava bene, perché si fa un dispetto a Dio.
Quello della Chiesa, non quello vero.
Quello per il quale si fanno guerre.

Poi però la DC ha ucciso il PSI, costringendo Craxi a rifugiarsi in Tunisia, dove oggi è ancora considerato un eroe, perché persino in Tunisia sono in grado di distinguere un eroe da un semplice ladro.
Ha mangiato? Ha rubato?
Sarà vero, ma era impossibile sottrarsi a un sistema corrotto.
Andreotti era colluso, ma non è morto da esiliato.

Ieri sera Napolitano ha avuto un malore, e mi dispiace molto per lui. Ma come persona, e basta.
Ha 92 anni, e ha mangiato abbastanza.
Come politico, non lo vedo. Non lo riconosco.
Come non riesco a capire il ruolo di Mattarella, oggi.
Se ne sta zitto, tranne quando deve raccontarci la favola di Adamo ed Eva, a capodanno.
A cosa serve Mattarella?

Io ero bambino quanto c’era Pertini, e quello era un presidente.
Per un periodo, ero convito ne avessimo addirittura un paio, perché Cossiga, nella mia testa di bambino, era un vice.
Ero assolutamente sicuro di questo.
Ed era comunque presente. Esisteva.
Non era un ologramma, e la figura di Pertini non ha mai perso la mia stima.
Al contrario.
Più passa il tempo, più lo apprezzo.

Quella di Cossiga, ha perso la mia stima.
Anzi, era un vice. Non ne ha mai avuta molta.

Pertini, lo ripeto, era partigiano, ma non è che essere partigiani aiuti.
I partigiani si sono macchiati di omicidi, di crimini di guerra, ma sono stati sdoganati.

Quando qualcuno ha parlato, come Otello Montanari, un terremoto senza precedenti ha coinvolto il più sporco dei partiti italiani: il PCI, detentore del copyright sugli eroi partigiani.
Otello Montanari se ne è andato pochi giorni fa, a 92 anni. Ironia della sorte.
Emarginato, nonostante abbia detto solo la verità.
Tradito da tutti.

Quindi, oggi, cosa stiamo celebrando?
Non abbiamo nemmeno un governo, e bisogna addirittura scegliere tra bere o affogare.
Tra quegli ignoranti dei pentastellati, e gli ex secessionisti della Lega.
Prima odiavano i terroni e Roma Ladrona, salvo rubare a loro volta, facendosi ristrutturare le case a loro insaputa. Ora odiano l’Europa, il diverso, l’immigrato.
Entrambi i partiti, comunque, basano la loro esistenza sull’odio.

Questo folle sentimento che porta allo sfascio.
Motivo per cui, a pensarci bene, quasi viene da rimpiangere il Fascio.
Il che è tutto dire.

No, oggi non ho niente da festeggiare.

Questa nazione mi ha deluso, troppo.
E me ne voglio andare.

Enzo Bollani.
Mandello Lario | 25 aprile 2018.

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