L’arroganza non ha mai pagato, ma il fulcro della questione non è il modo di porsi, di fronte a un conduttore che si difende come può, attaccato su più fronti, da mesi: il tema sul quale si fonda la querela, da parte dell’Unione industriale di Torino, di Ance Piemonte e di Confindustria, è l’attacco, basato su accuse prive di fondamento, portato avanti dall’esponente M5S, che ancora non è chiaro quale ruolo rivesta all’interno dell’ex movimento, durante la sua ospitata, in diretta a “Che tempo che fa”.
Ora, Confindustria, l’Unione Industriali di Torino e Ance Piemonte (ma la lista potrebbe allargarsi, perché le parti lese sarebbero molte di più) chiedono un intervento della magistratura, testualmente “volto alla tutela della loro reputazione e al riconoscimento della valenza diffamatoria delle affermazioni di Di Battista”.
Dibba, durante la diretta, ammise comunque di non avere prove, eccettuando un ricordo, molto chiaro: “ricordo quando due esponenti della ‘ndragheta furono intercettati e dissero ‘adesso ci tocca fondare un comitato Sì tav’”.
Ammettere di non avere prove, per poi esporne una, oltretutto non è molto coerente.
Anche perché, una manciata di minuti dopo, rincarò: “Il problema del Tav, per qualcuno, non è se si farà o meno. Il problema è che quel qualcuno si è già steccato qualche tangente e, qualora l’opera dovesse essere bloccata, sarà costretto a mettersi le mani in tasca”.
Tornando al modus operandi dei pentastellati, le cui famiglie non operano spesso in modo cristallino, con dipendenti in nero e altre stranezze, in nome di un’onestà che sarebbe dovuta tornare di moda, è curioso citare un’altra affermazione del Dibba:
“La corruzione oggi si chiama consulenza. Le bustarelle non sono più di moda”.
Beh, con questi presupposti, c’è da sperare che i pentastellati passino di moda, e in tempi molto rapidi, anziché parlare di ponti da trasformare in ristoranti e sale giochi, anziché scambiare un tratto di collegamento fondamentale per un pretesto per fare gitarelle fuori porta, a Lione.
Enzo Bollani | Milano, 9 febbraio 2019

Enzo Bollani nasce a Milano in una sera di maggio del 1981, quindi può definirsi un Youngtimer. Progettista, Musicista e organizzatore, ha esordito nel 1997 nel mondo della Televisione e della Discografia, lavorando principalmente in Rai e con artisti del calibro di Adriano Celentano, Lucio Dalla e David Bowie.Avrebbe voluto essere Architetto a tutti gli effetti, ma al momento disegna biciclette.Opera principalmente a Milano, ma è costantemente in movimento. Ha inventato questo simpatico sito, oltretutto. Se lo stai leggendo, spero ti piaccia.